Storia dell'arte: stili artistici

L'ansia e la grazia. L'arte a Roma negli anni Cinquanta

Fabrizio D'Amico

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 222

"L'ansia e la grazia" raccoglie una selezione di testi sull'arte a Roma negli anni Cinquanta, ambito di ricerca che Fabrizio D'Amico ha vivificato e in parte avviato in prospettiva storiografica scrivendo, a partire dalla fine degli anni Ottanta, fondamentali e pionieristici contributi su artisti come Toti Scialoja (al quale ha dedicato una delle prime monografie e numerose mostre - imprescindibili momenti di studio della sua pittura), Achille Perilli, Afro Basaldella, Giulio Turcato, Antonio Corpora e Antonio Sanfilippo, del quale ha altresì curato, con Giuseppe Appella, il catalogo ragionato dei dipinti. Con lo sguardo sempre ravvicinato sull'opera, D'Amico mette in luce la centralità di Roma nella nuova geografia artistica postbellica, le dinamiche degli scambi transatlantici, ma anche le resistenze legate alle feconde connessioni mitteleuropee.
24,00

Giornale di pittura

Toti Scialoja

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 628

Il "Giornale di pittura" di Toti Scialoja, redatto tra il 1954 e il 1964, è un laboratorio febbrile di idee, una cronaca esuberante delle esperienze a tutto campo di un inquieto sperimentatore, nel quale riflessione critica, prassi artistica e vita sono inscindibilmente legate. Apprezzato come poeta da lettori sensibili quali Giorgio Manganelli e Giovanni Raboni, che lo ha definito «il talento poetico più originale e compiuto rivelatosi in Italia nel corso degli anni Settanta e Ottanta», Scialoja è stato al contempo uno dei protagonisti dell'arte italiana del XX secolo, specie nell'ambito della dimensione gestuale e informale. Il "Giornale" documenta la fondamentale stagione della maturazione creativa, con i soggiorni a New York e a Parigi, il passaggio alla «pittura di gesto» e alla novità pittorica e insieme astratta delle «impronte», l'intenso colloquio e le amicizie con Brandi, de Kooning, Burri, Afro, Pasolini, Dorazio, Calder, Rothko, Cy Twombly. Sono pagine innervate con prepotenza dalla forza della vita e dell'arte, come se la chiave della creazione fosse tutta in questo passaggio: «Solo con il caldo, il caldo nel nostro corpo, si può ottenere di dipingere, di andare avanti. Ma quel caldo deve nascere dalla mente e dalla morte, deve esser calore di libertà, assolutezza morale, ragione profonda dell'essere». Il Giornale di pittura di Toti Scialoja si presenta qui per la prima volta in edizione integrale, fondata sugli originali dattiloscritti e manoscritti, fedele all'ordinamento predisposto dall'autore. Prefazione di Arnaldo Colasanti.
42,00

Graffiti dell'Umbria tra medioevo ed età moderna

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2023

pagine: 172

40,00

Sarah Sze. Paintings

Sarah Sze

Libro: Copertina rigida

editore: Phaidon

anno edizione: 2023

pagine: 396

150,00

Neoclassico e romantico. Pompeo marchesi e la sua colle

Omar Cucciniello

Libro: Copertina morbida

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2023

pagine: 256

Formatosi a Roma, sotto la direzione di Canova, Pompeo Marchesi (Saltrio, 1783-Milano, 1858) è un artista strettamente legato alla città di Milano, dove negli anni napoleonici e della Restaurazione ottenne un grandissimo successo, partecipando ai più importanti cantieri, dall'Arco della Pace al Duomo, e alla vita artistica cittadina. Il suo grande studio, ricostruito grazie a una sottoscrizione della cittadinanza e inaugurato dall'imperatore d'Austria, era uno dei luoghi più frequentati e alla moda della città, ricordato da Stendhal e Balzac, affrescato da Hayez e organizzato come un museo. Qui, infatti, Marchesi radunò tutti i modelli in gesso e i bozzetti delle sue sculture, ma anche la ricca collezione di opere d'arte raccolte durante gli anni, comprendente sculture antiche, disegni, incisioni, dipinti e cartoni, soprattutto di artisti a lui contemporanei, come Appiani, Bossi, Hayez, Molteni, Thorvaldsen e Canova. E proprio da questo monumentale luogo nasce il suo lascito: alla sua morte lo scultore donò infatti tutti materiali dello studio alla città di Milano. Primo di una lunga serie, il lascito di Marchesi si pone quindi alle origini delle collezioni artistiche civiche. In occasione delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Canova, la mostra prende spunto dal prezioso modello in gesso di Ebe, parte del lascito testamentario di Marchesi, per ricostruire non solo una pagina importante del collezionismo dell'Ottocento lombardo ma anche una figura d'artista di fondamentale importanza per il tardo neoclassicismo milanese.
31,50

Achille Funi. Un maestro a Brera

Elena Pontiggia

Libro: Copertina morbida

editore: Libri Scheiwiller

anno edizione: 2023

pagine: 176

Una monografia, punto di arrivo di una pluriennale e approfondita ricerca, che mette a frutto un'imponente mole di documenti, nonché di scritti e testimonianza dell'artista stesso. Scultore, architetto, illustratore, scenografo e grafico, Achille Funi è stato uno dei personaggi di spicco della pittura italiana della prima parte del XX secolo, aderendo al movimento Novecento di Margherita Sarfatti. Oltre alle tradizionali opere da cavalletto, si è dedicato appassionatamente alla pittura murale, tecnica antica e gloriosa, caduta in disuso nella modernità, ma riportata in auge nel corso degli anni '30 e '40, sulla scorta dell'esempio trascinante di Sironi. Da annoverare tra le figure più autorevoli del panorama artistico italiano: intellettuale di spicco, voce autorevole del dibattito culturale, Funi nel 1939 diventa docente presso l'Accademia di Belle arti di Brera, incarico nel quale emerge "la capacità di Funi di formare personalità differenti, e non repliche di se stesso [...] segno della sua efficacia di maestro." Basterà ricordare che sono stati suoi allievi non solo i figurativi Adami e Mariani, ma artisti cinetici appartenenti al Gruppo T (Grazia Varisco, Boriani, Anceschi, Gianni Colombo) e firmatari del manifesto spazialista come Crippa, Dova e Peverelli. Il volume rientra nella collana Scheiwiller, "L'arte e le arti", nella serie in collaborazione con l'Accademia di Belle arti di Brera.
23,90

Diego Tonus. From State to State. Ediz. italiana e inglese

Libro: Copertina morbida

editore: Electa

anno edizione: 2023

pagine: 112

From State To State è un libro d'artista che presenta in anteprima l'opera omonima di Diego Tonus; un archivio mobile concepito come ritratto politico, che si compone di una collezione paradossale di 17 anni (2006-2022) di tutti i biglietti di viaggio archiviati dall'artista negli spostamenti, che hanno seguito la sua pratica e ricerca artistica. Aerei, autobus, tram, metro, taxi, treni, navi, macchine, furgoni, biciclette, vagabondaggi e camminate. Se da un lato i biglietti sono la reminiscenza di tutti i movimenti nomadici e situazioni dinamiche di pensiero in cui sono nate nuove idee poi condivise con la comunità artistica, dall'altro questo archivio è la registrazione di tutti i movimenti dell'artista, i costi, l'impatto ambientale degli spostamenti (CO2 emessa), i chilometri, le ore investite nel viaggiare e la testimonianza di come un movimento individuale possa influenzare un ambiente collettivo (sia fisico sia di pensiero). Nata nel 2006 come gesto ossessivo e di cura, questa accumulazione è diventata con il tempo una collezione in cui i biglietti sono visti come note parallele alle idee e investigazioni dell'artista, che continueranno nel tempo con i futuri viaggi. From State To State è sia una testimonianza visiva dell'apparente libertà e possibilità di movimento tra confini sia la visualizzazione dell'esperienza collettiva di costante sorveglianza esercitata su un soggetto. Il volume accompagna la mostra allestita presso CSAC, Università di Parma, Abbazia di Valserena, dal 25 febbraio al 30 aprile 2023. Contiene testi di Diego Tonus, Lorenzo Benedetti, Francesca Zanella e Pietro Rigolo, e presenta l'opera nella sua doppia natura di archivio digitale e archivio fisico con fotografie di documentazione dell'opera e delle sue componenti appositamente progettate; raccoglie inoltre gli esiti di una "conversazione in viaggio" fra l'artista e gli autori da lui coinvolti, pensata come focus di presentazione delle caratteristiche di questo archivio mobile, adattabile ed espandibile; infine raccoglie materiali visivi che documentano la mostra e mettono in luce la relazione tra la collezione e CSAC, che ha acquisito From State to State nell'ambito del Premio PAC2021 - Piano per l'Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
24,00

Ugo Rondinone

Libro: Copertina rigida

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 96

45,00

I macchiaioli. Pisa

Francesca Dini

Libro: Copertina morbida

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 256

L'entusiasmante evoluzione e rivoluzione dei Macchiaioli, che hanno dato vita a una delle più originali avanguardie nell'Europa della seconda metà del XIX secolo. Attraverso una selezione di oltre 120 dipinti, "I Macchiaioli" ripercorre l'avventura di un gruppo di giovani pittori progressisti, toscani e non, che - desiderosi di prendere le distanze dall'istituzione accademica nella quale si sono formati, sotto l'influenza di importanti maestri del Romanticismo come Giuseppe Bezzuoli e Francesco Hayez - giungono in breve tempo a scrivere una delle più poetiche e audaci pagine della storia dell'arte non solo italiana. Questa rivoluzione, apparentemente originalissima, aveva invece origini profonde nell'arte figurativa della Penisola. Lo stesso termine "macchia" era stato utilizzato da Giorgio Vasari a proposito delle opere mature di Tiziano, che erano "condotte di colpi, tirate via di grosso, e con macchie di maniera, che da presso non si possono vedere, e di lontano appariscono perfette". Partendo dall'elaborazione dei principi del realismo europeo formulati da Gustave Courbet e da Pierre-Joseph Proudhon e perfezionando lo strumento espressivo della "macchia" desunto dall'esempio dei cinquecentisti veneziani, i Macchiaioli si avventurano sulla via della luce, dipingendo la realtà loro contemporanea, nella semplicità degli scenari naturali di cui avevano diretta esperienza (Venezia, La Spezia, Castiglioncello, Piagentina, per citare solo alcuni luoghi simboli del movimento) nella pregnanza dei valori etici e morali di un'epoca gloriosa, quella Risorgimentale, che permea l'alta tenuta formale dei loro capolavori. Pubblicato a corredo dell'esposizione pisana, "I Macchiaioli" racconta una delle più originali avanguardie nell'Europa della seconda metà del XIX secolo attraverso le opere chiave dei protagonisti del movimento, da Silvestro Lega a Giovanni Fattori, da Telemaco Signorini a Vincenzo Cabianca.
37,00

Il lampadario di Cortona. Dal collezionismo delle origini alle raccolte contemporanee

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2023

pagine: 112

Tra i capolavori etruschi più noti, un posto da protagonista spetta al lampadario conservato al Museo dell'Accademia Etrusca di Cortona. Con un peso di oltre mezzo quintale, è considerato uno dei più pregevoli esempi di bronzistica antica, unico esemplare di lampadario etrusco ritrovato integro, entrato a far parte delle collezioni museali a seguito di un ritrovamento fortuito e di una complessa trattativa di acquisto. Oggi gli esperti sembrano concordi nel ritenere che la monumentale lucerna a sedici beccucci sia stata prodotta in un'officina dell'Etruria interna centro-settentrionale, tra Arezzo e Orvieto: una zona che nel IV sec. a.C. era ben attrezzata per produzioni di questo tipo e dalla quale provengono altri grandi bronzi. La complessità dell'iconografia, la straordinaria qualità della tecnica fusoria e il pregio del materiale portano a escludere la collocazione privata di un manufatto di tale valore: l'ipotesi più plausibile è che fosse destinato a un santuario pubblico, dove avrebbe potuto svolgere con continuità ed efficacia la sua funzione. Il volume include alcuni saggi sul tema dell'illuminazione nel mondo etrusco, sulla storia antiquaria, sulla realizzazione e l'analisi dell'apparato decorativo, a cui si aggiungono una selezione di lettere e documenti tratti da Nuove letture del lampadario etrusco (1988) e un nuovo saggio introduttivo di Paolo Bruschetti e Giulio Paolucci, scritto in occasione dell'esposizione presso il Museo d'arte della Fondazione Luigi Rovati. Testi di Paolo Bruschetti, Giulio Paolucci, Paolo Giulierini, Riccardo Massarelli.
13,00

Il trauma del fuoco. Vita e morte nell'opera di Claudio Parmiggiani

Massimo Recalcati

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2023

pagine: 160

Da dove nasce uno stile se non da un trauma? L'opera di Claudio Parmiggiani, uno dei protagonisti italiani dell'avanguardia internazionale, ci confronta con questo grande tema: come trasformare la violenza del trauma e della sua ripetizione inesorabile nel miracolo sempre nuovo dell'opera? Lontano dai clamori dell'industria e dal mercato dell'arte, indifferente sia alle sue derive provocatorie ed esibizioniste che a quelle sterilmente concettualiste, la sua arte sprigiona ancora il mistero impenetrabile di una luce che viene dall'ombra.
15,00

Botticelli

Aby Warburg

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2023

pagine: 128

Aby Warburg (1866-1929) scelse come argomento della sua tesi di dottorato due dipinti mitologici di Botticelli: la Nascita di Venere e la Primavera, a quel tempo divisi ed esposti rispettivamente agli Uffizi e all'Accademia. Nella scelta di due «capolavori», già allora considerati «emblematici» del Rinascimento, oltre alla volontà di porre in risalto il significato che l'interesse per l'antichità assumeva nella cultura fiorentina del tardo Quattrocento, è possibile riconoscere un'intenzione polemica e una sfida alla visione «estetizzante» di tali opere da parte di un pubblico «moderno», ispirata dalle concezioni dei preraffaelliti e dell'Art Nouveau. La dissertazione, presentata nel dicembre 1891, venne pubblicata due anni più tardi, con il significativo sottotitolo di Ricerche sull'immagine dell'antichità nel primo Rinascimento italiano, e con una dedica a Hubert Janitschek e al docente di archeologia classica Adolf Michaelis, di cui il giovane Warburg aveva nel frattempo seguito i corsi.
14,00